17 gennaio 2019

LA STORIA CHE C'E' DIETRO AD OGNI NUMERO



Finisco di guardare le cifre del budget e ogni volta che riapro un file e controllo un totale mi vengono in mente tutte le riunioni, le discussioni, i brindisi pre-natalizi, le incazzature e le puntualizzazioni che ci sono state dietro ad ogni numero.

 
E’ impressionante pensare a quante emozioni può racchiudere un numero se si ripensa a tutte le gioie e le difficoltà che si sono affrontati per arrivare ad ottenerlo!

 
Altre ce ne saranno nel percorso che va sino all’approvazione finale, quando si aggiungeranno altri pezzetti di storia da parte di chi vedrà il numero da un altro punto di vista, senza necessità di soffermarsi a pensare (pur sapendolo o intuendolo) a quante versioni e rivisitazioni ha avuto quel numero prima di arrivare sino a loro. Così per tutti i passaggi che ci sono stati sino all’ultimo, quello definitivo che mette la bollinatura.

 
Quando vedo, intuisco, o mi accorgo che un numero è stato “buttato con i dadi” mi rammarico moltissimo. Allora mi armo di santa pazienza e cerco di fare capire alla controparte che il numero deve essere l’espressione di un ragionamento e che non serve a me che già lo conosco, ma serve a chi lo deve affrontare con la propria mente per poi sputare fuori il frutto del suo pensiero, delle sue valutazioni, dei suoi obiettivi e della sua voglia di fare l’anno successivo.

 
E se mi sento dire “Vabbè, quel numero non l’ho messo tanto in fin dei conti cosa incide”, vado a spiegare che bastano 4 o 5 persone che la pensano così e ci si ritrova a valutare un documento finale che è soltanto carta straccia.
 

Nello stesso tempo se mi trovo di fronte a chi vuole spaccare il capello in un modo che pare eccessivo pure a me che sono una precisina con il gusto sadico della quadratura, devo ricordare che non dobbiamo fare i farmacisti o trovare la formula della bomba atomica, l’importante che il numero sia sufficientemente veritiero e ragionato. Perché a cercare di fare i perfezionisti a tutti i costi finisce che ci si aggroviglia in ragionamenti astratti e IN ipotesi da Mago Otelma e ne viene fuori un numero talmente stiracchiato da crollare al primo soffio di vento.

 
A volte mi accorgo che c’è qualche euro che sballa a fronte di alcuni milioni.  Probabilmente è un arrotondamento sbagliato che si è insinuato nelle pieghe del processo, e non voglio perderci tanto tempo a cercarlo ma è lì che svetta e si nota, allora cerco di nasconderlo colorandolo dello stesso colore della cella, sapendo che la volta successiva me lo ritroverò di nuovo fra le scatole e non mi ricorderò più come mai l’ho “martellato”.

 
Per fortuna che il giorno dopo riguardando il lavoro a mente fredda mi accorgo che andava tutto bene. E i numeri mi sorridono beffardi quasi a ricordarmi che quando sono troppo stanca è inutile che mi ostini a quadrarli, molto meglio lasciarli decantare durante la notte e ritornarli ad osservare il giorno successivo con l’occhio riposato di chi vede l’inghippo che non aveva notato la sera prima.

 
Perché alla fine, i numeri…….. hanno sempre ragione loro.


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